In questo reading teatrale “Gian Giacomo Medici: Il Diavolo di Siena” di Davide Bellesi vengono narrate le imprese di Gian Giacomo Medici, primo marchese di Melegnano, un borgo lombardo situato a sud di Milano. La rappresentazione teatrale è andata in scena per la prima volta durante la “Festa del Perdono”, la festa patronale del comune di Melegnano.

Cos’è un “reading teatrale”

Un reading teatrale è una forma di rappresentazione in cui gli attori interpretano un testo leggendo ad alta voce. La performance si concentra sulla forza della parola scritta e sull’abilità interpretativa degli attori piuttosto che su elementi scenici complessi come scenografie, costumi o movimenti elaborati.

I reading teatrali possono variare in forma e stile. Alcuni sono semplici e intimi, con pochi attori che leggono direttamente dal testo. Altri possono essere più elaborati, con musica di sottofondo, effetti sonori o proiezioni visive che accompagnano la lettura. Possono essere utilizzati per presentare opere letterarie, poesie, sceneggiature teatrali o anche testi nuovi o inediti che l’autore desidera condividere con un pubblico.

“Gian Giacomo Medici: Il Diavolo di Siena”

Nel reading teatrale “Gian Giacomo Medici: Il Diavolo di Siena”, Armando Di Paola impersona uno dei tre narratori che descrive la vita di Gian Giacomo Medici. Questo personaggio era inizialmente un fuorilegge; in seguito diventò un marchese e si schierò dalla parte dell’impero spagnolo, facendogli ottenere numerose vittorie.

Ma la sua vita legata alla guerra e alle battaglie non finisce qui. Per scampare ad un delitto compiuto si nascose in una fortezza sul lago di Como, iniziando a praticare la pirateria. A differenza di suo padre che morì in prigione, Gian Giacomo Medici superò con grande determinazione il periodo della cattura, uscendone più forte di prima.

Non fu un marito presente e amorevole: accettò un matrimonio combinato con Marzia Orsini, parente del Papa dell’epoca. Anche se provava per lei un grande affetto, la trascurò molto per stare sul campo di battaglia ai comandi dell’imperatore Carlo V.

La sua più grande e crudele impresa fu la conquista di Siena per consegnarla all’impero di Spagna. Fu un atto crudele e atroce per le modalità con cui fece cadere la città, senza risparmiare nessuno, nemmeno donne e bambini. La città infatti venne murata per impedire ai suoi abitanti di accedere a cibo e acqua e condannandoli ad una morte lenta e dolorosa. Da questo episodio Gian Giacomo Medici venne definito “Il diavolo di Siena”.

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